Nella prima puntata del mio podcast “Crea la tua media company” ho parlato di tre cose da fare subito per partire e iniziare a comunicare in maniera efficace e moderna. Tre pilastri della comunicazione per imprese, professionisti e qualsiasi altra forma di organizzazione, sfruttando il web e le potenzialità dei social sempre meno network e sempre più media.
“Crea la tua media company” non è solo il titolo del mio podcast ma è anche l’invito che ti rivolgo.
Quali sono le prime cose da fare per realizzare una media company?
Comincia dal sito personale, nomecognome .it. Si sente spesso dire che i siti debbano essere belli, che debbano impressionare chi li visita. Non sono d’accordo con questa affermazione, anche perché ormai i siti sono soltanto la parte dove atterrano i nostri visitatori.
Ma da dove arrivano i visitatori del nostro sito? Principalmente dai social, ma anche dalle ricerche organiche, quindi da Google, con necessaria attenzione alla Seo. Di conseguenza, il sito non non deve essere bello ma deve essere qualcosa di utile, che faccia capire al tuo visitatore esattamente chi sei, cosa fai e soprattutto, è bene chiarire subito questo concetto, come puoi essergli utile.
Tutti noi, quando siamo utenti, cerchiamo risposte, quello che serve a noi. Quindi, bando alle ciance, ai fronzoli e alle cose che non servono, il sito deve avere sostanzialmente tre aspetti: chi sono o chi siamo (qualora si tratti di un’organizzazione più ampia); cosa facciamo (poche cose ma ben spiegate), come possiamo esserti utili.
Non basta dire che sei un avvocato, un medico o, come nel mio caso, un brand journalist. Devi spiegare cosa puoi fare per il tuo utente.
Secondo step per la tua media company: scegliere la o le piattaforme social. Si tratta ormai sempre meno di network e sempre più di media, i dati ci dicono che solo l’1% degli utenti produce contenuti mentre il restante 99% li guarda/legge/ascolta.
Ecco perché produrre contenuti può fare la differenza per te ed ecco perchè devi produrre dei contenuti che siano di qualità, autentici e, come già detto, utili per il tuo pubblico.
Come scegliere i social da presenziare? Non in base ai tuoi gusti personali o alle mode del momento.
Analizza la tua audience, quali caratteristiche demografiche e territoriali ha ma non solo questi due aspetti. Meglio conosci il tuo utente e più efficace sarà la tua comunicazione.
Non cadere nel tranello di qualche titolo che ogni tanto si legge sulla morte di questo o quel social. In particolare, ogni tanto leggo della fine di Facebook che, invece, è ancora la piattaforma con il maggior numero di utenti. E che dire delle evoluzioni di Youtube? Dopo aver introdotto la possibilità di postare, con foto e testi come gli altri social, da qualche tempo ha anche aggiunto la possibilità di pubblicare podcast.
Anzi, è probabile che se sentirai il mio podcast “crea la tua media company” sarà proprio su Youtube, perchè ho scelto di “accontentare” la mia community e quindi ho proferito questa piattaforma alle classiche, altrettanto valide, come Spreaker o Spotify.
Terza e ultima azione per rendere subito operativa la tua media company: organizza una newsletter.
Un sistema di raccolta di indirizzi mail, in linea con le norma sulla privacy, da utilizzare con oculatezza e, soprattutto, inviando comunicazioni interessanti e utili.
La newsletter, infatti, consente un rapporto diretto, quasi intimo, con l’utente ed è bene non tradire la sua fiducia, accordata al momento della sottoscrizione.
Per concludere, non affidarti al caso o alla benevolenza delle piattaforme social. Potrebbero chiudere o bloccare il tuo account, potrebbero fare qualsiasi cosa visto che sono proprietà private e che seguono l’unica logica del loro profitto. Costruisci una media company di proprietà così da poter disintermediare il tuo rapporto con gli utenti.
Contattami se hai bisogno di aiuto per creare la tua media company.