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Marketing: 3 consigli utili per la ripartenza

Dopo aver seguito la due giorni organizzata dal giornalista Nicola Porro a Bari, al teatro Petruzzelli, ti riporto tre consigli buoni per il marketing della tua impresa o del tuo studio professionale. Come ripartire e resistere all’autunno caldo che tutti si aspettano.

In due giorni sul palco si sono avvicendati presidenti, proprietari e top manager di imprese pubbliche e private ma, ovviamente, la mia attenzione nell’ottica del marketing è andata su quelli alla guida di compagini private, che giorno dopo giorno approcciano al mercato e non hanno sussidi.

Lo dico subito, le parola chiave sono tre: Made in Italy, digitalizzazione e media company.

Un grande classico è il successo che il Made in Italy ha nel resto del mondo e allora vale la pena sottolinearlo nella comunicazione della tua impresa. Attenzione, contrariamente a quello che si può pensare, è un consiglio valido anche per chi non esporta perché per Made in Italy si intende qualcosa fatta bene. Quindi il suggerimento è fare bene quello che fai, mantenere la promessa di prodotto o servizio di qualità. Come si dice, l’eccellenza è fare le cose la meglio anche quando nessuno ti controlla. Il secondo termine fondamentale è digitalizzazione. Che non vuol dire solo “fare il sito”. Vuol dire mettere in piedi un intero sistema che accompagni la tua utenza ad avere una relazione con il tuo brand e, ovviamente, a procedere agli acquisiti quando lo riterrà opportuno. So che si trovano in giro, sui social soprattutto, guru che raccontano di metodi automatizzati per acquisire clienti e svoltare nel giro di pochi giorni ma non è affatto così. Serve costruire una relazione perché ormai sono cambiati i drive di scelta delle persone. Infine, la media company, un mio grande classico. Ho messo nel motto del mio sito “Crea la tua media company” perché sono convinto che ormai ogni forma di organizzazione debba avere dei canali di proprietà dai quali parlare e raccontarsi alla comunità di utenti. Non ci sono speranze di sfuggire a questo fatto. Un aspetto di grande entusiasmo ma anche di grande responsabilità perché significa diventare editori di sé stessi e decidere in autonomia cosa è notiziabile e come raccontarlo.

Investi sulla qualità di quello che fai, digitalizza l’impresa, lo studio o l’organizzazione, e organizza una tua media company. Parti da una piattaforma di proprietà, il tuo sito web che, fai attenzione, non potrà essere statico e immobile. Dovrà prevedere collegamenti ai social e dovrà essere aggiornato. Ti consiglio un blog che, almeno per me, ha fatto la differenza e ancora la fa. Organizza i tuoi contenuti, stabilisci un piano e un calendario editoriale, cioè decidi di cosa parlare e quando e, ovviamente, come farlo. Testi, foto o video, l’importante è che sia fatto bene.

Contattami se hai bisogno di aiuto per costruire la tua media company

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