Il 27 maggio scorso ho organizzato il workshop dal titolo “Riqualificare un edificio, costi e benefici”, a Bari presso la Fiera del Levante, insieme a Rossana Saponaro per il nostro blog Casa Smart.
Dopo i saluti dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, Carla Tedesco, ha aperto i lavori l’Ing. Rossana Saponaro, già Assessore all’Urbanistica del Comune di Mola, fondatrice del progetto Casa Smart. All’incontro hanno relazionato diversi esperti ed operatori del settore edile, tra i quali Bellisario Masi, Presidente di FederAbitazione di Confcooperative Puglia, Vito Lucente, vice-presidente nazionale di AMi, l’ingegnere Roberto Masciopinto e l’architetto Antonio Stragapede del Centro di Fisica Edile. Nel corso della giornata di lavori, poi, diversi sono stati gli interventi dei tanti operatori presenti in sala, una manifestazione perfettamente riuscita.
Rossana Saponaro, in particolare, si è soffermata sugli obiettivi che l’edilizia oggi deve porsi: “Nel corso del mio lavoro ho la possibilità di confrontarmi quotidianamente con tante realtà professionali ed imprenditoriali. Tutte, o quasi, lamentano la difficoltà comune di trasferire il Know How adeguato, cioè metodo e progettazione, a tutti i protagonisti della filiera. Ancora troppo spesso si seguono procedimenti superati o magari materiali poco performanti nonostante le nuove tecnologie ci consentano nuove soluzioni. Il tema della formazione, dunque, è centrale nell’ottica della riqualificazione dell’intero patrimonio immobiliare.
Gli edifici – ha proseguito Saponaro – sono responsabili del 40% del consumo globale di energia nell’Unione Europea. Nel nostro Paese oltre i due terzi del patrimonio edilizio esistente è stato costruito prima dell’entrata in vigore della Legge 373/1976, la prima introdotta in Italia per regolamentare in materia di energia e che si è occupata anche di edilizia e del fenomeno della vetustà. Pertanto, la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dell’edilizia costituiscono misure importanti necessarie per ridurre la dipendenza energetica dell’Unione e le emissioni di gas a effetto serra. Bisogna intervenire su quelle strutture ancora fortemente energivore”.
Analizzando il mercato dell’edilizia è facile accorgersi che ci sono tutte le condizioni per una tempesta perfetta. C’è una maggiore consapevolezza che costruire o riqualificare secondo nuovi canoni non è una moda del momento ma una necessità. Le persone hanno bisogno di vivere in ambienti più sani e più sicuri e, ovviamente, di spendere sempre meno per i costi energetici. Basti pensare alla grande attenzione che si riversa ormai sul cosiddetto inquinamento “indoor”, ovvero degli ambienti interni all’unità abitativa. Ancora, il patrimonio immobiliare del nostro paese ha bisogno di una grande attività di recupero, in questo senso i bonus governativi sono ottimi incentivi ed è un bene che siano stati ulteriormente prorogati. Infine, c’è un settore, quello dell’edilizia, che necessita di accelerare sulla ripresa dopo un decennio di crisi, oggi più che mai ha bisogno di rigenerare alcuni suoi processi e ritrovare nuovo slancio.
Ognuno deve essere pronto a dare il suo contributo, non si pensi al cambiamento ed all’evoluzione, soprattutto digitale, come ad una minaccia bensì come ad un’opportunità”.