Settembre è ormai arrivato e possiamo dire che ormai le vacanze sono terminate praticamente per tutti. Spero tu ne abbia approfittato per ricaricarti per ripartire. Ma cosa fare per una vera ripartenza della comunicazione del tuo studio o della tua impresa? Ho messo in fila alcuni punti che messo in pratica per me stesso.
La comunicazione è vitale affinché il tuo lavoro prosperi, soprattutto in questi momenti di oggettiva difficoltà, con i consumi in contrazione a causa dell’inflazione e in attesa che si diradino le nebbie sul futuro. Per superare queste difficoltà ho una sola parola chiave: focalizzare. Centrare al meglio non solo le caratteristiche del tuo business e quelle del tuo utente ma anche, anzi soprattutto, tutte le azioni da mettere in campo per ripartire con slancio e comunicare al meglio.
Comincia con la riorganizzazione del flusso di informazioni
In questi primi giorni mi sono dedicato a riorganizzare le mie fonti di informazioni. Parlo di abbonamenti a giornali o iscrizioni a newsletter o, ancora, anche a gruppi tematici sulle diverse piattaforme social. Cosa ti interessa davvero? Cosa segui davvero? Le risposte te le fornisce direttamente il social sul quale ti trovi se proprio non hai voglia di decidere da solo. Non segui più quel tema o quel giornalista o quella fonte? Cancellati, disiscriviti, esci dal gruppo. Si tratta di organizzare il flusso delle informazioni in maniera efficace, tutti noi siamo sommersi da quintali, tonnellate di fatti, storie e appuntamenti. Molto più materiale di quanto serva realmente per produrre, poi, i contenuti utili per la promozione e la comunicazione della tua attività. A quante newsletter sei iscritto? Quante ne leggi davvero? Quante si rivelano solo la versione digitale della cassettizzazione dei volantini? Sono utili per il tuo lavoro? No? Allora taglia, ti faranno perdere meno tempo.
Definisci con cura il tuo utente finale
A chi ti rivolgi? Se la risposta è “tutti” è la risposta sbagliata. Verifica con attenzione ai dettagli chi è il tuo utente finale. Parti dal tuo stesso fatturato, chiedendoti da chi arriva e per quali servizi. Che caratteristiche ha il tuo cliente? Donna, uomo, giovane o più in là con gli anni, professionista o imprenditore, decisore unico o rappresentante di un gruppo. Sono tante le varianti e dovrai scendere sempre più nel dettaglio fino a definirlo con precisione. Una volta che ti sarai focalizzato e l’avrai individuato parla (o scrivi) solo a quell’identikit. Potrà sembrare strano ma rivolgendoti al particolare potresti arrivare al generale, il processo inverso non succede e se succede è solo su una questione di prezzo.
Pianifica il tuo piano editoriale
Hai riorganizzato il flusso di informazioni e hai definito a chi ti rivolgi. Ora puoi organizzare una strategia con tanto di piano editoriale. Attenzione, non parlo solo di calendario. Non si tratta di stabilire se posti il sabato o il lunedì. Nè di scegliere quali canali per la tua media company o se fare una diretta streaming. Si tratta di individuare argomenti interessanti per chi legge o ascolta. Cosa puoi fare per il tuo utente? Quale problema risolvi? Quali sono i valori che ti spingono a farlo? Quali vantaggi apporta la tua professionalità rispetto alle migliaia di concorrenti più economici? Rispondi a queste domande e avrai i tuoi temi per la comunicazione efficace del brand, sia esso studio professionale o impresa.
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