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Social media: come selezionare le fonti per i tuoi contenuti

Se si chiamano media è perché ognuno di noi, ormai, può realizzare e distribuire contenuti. Per la pagina di un libero professionista, però, servono post interessanti per la clientela e selezionare le fonti dalle quali individuare le notizie giuste è un’operazione tutt’altro che semplice. Non dimenticare mai che noi scriviamo per i clienti e non per i colleghi.

Detto questo andiamo ad individuare le fonti che si riveleranno utili per evitare quel fastidioso blocco di scrittura che può sempre capitare nel corso di un calendario editoriale per il nostro content marketing. Ti segnalo subito Google Alert e Feedly. Il primo è l’aggregatore di notizie del più importante motore di ricerca del web e funziona, molto semplicemente, con una ricerca per parole chiave. 

Puoi inserire, ad esempio, il termine “condominio” o “amministrazione di sostegno” o “osteoporosi” o “edilizia green”, insomma tutti i termini che possono aiutarti a trovare le notizie giuste. Riceverai un report anche quotidiano se lo desideri con tutto ciò che Google avrà trovato, anche nella lingua che preferisci, in giro per la rete. Feedly, invece, consente di selezionare fonti come i quotidiani ma anche blog di settore e di creare liste personalizzate per argomento. Ha una versione base gratuita che potrebbe già bastare ma puoi implementare alcune funzioni con un abbonamento. Sono entrambi ottimi strumenti per rimanere aggiornati sulle news interessanti per la tua clientela.

Giornali, riviste e blog di settore sono, poi, un altro asset fondamentale per te.

Ad esempio, se sei un professionista del settore edile green o del mercato immobiliare potresti seguire Casa Smart, se ti occupi di protezione dei dati personali e privacy ti segnalo Professione DPO. Per realizzare post utili alla tua clientela devi essere aggiornato tu per primo, quindi segui le fonti di aggiornamento utili innanzitutto per te. Mi viene in mente, ad esempio, che un avvocato dovrà sicuramente seguire le riviste che approfondiscono le sentenze, si tratta di testate che offline e online forniscono un commento giuridico di fatto in tempo reale o quasi. Infine, ti suggerisco sempre una piccola ricerca anche su Youtube (no, non è solo per adolescenti amanti dei videogiochi e degli smartphone).

Insomma, organizzare il tuo flusso di informazioni farà sì che tu non debba temere di rimanere senza argomenti, che il tuo personal branding possa proseguire in modalità competente e non come esercizio di vanità, trasformandoti in una vera media company del terzo millennio. L’obiettivo finale, non dimenticare, è mostrare la tua competenza in materia e divenire, a tua volta, la fonte per i tuoi clienti, già acquisiti o ancora potenziali.

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